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La critica - Recensioni libri

Recensioni / Libri

 

EDUARDO DE FILIPPO, Teatro. Cantata dei giorni dispari. Tomo secondo, edizione critica e commentata a cura di Nicola De Blasi e Paola Quarenghi, Milano, Mondadori - “I Meridiani”, Vol. III, 2007.

 

Il volume completa l’edizione critica del Teatro di Eduardo De Filippo ne “I Meridiani” di Mondadori inaugurata nel 2000, in occasione del centenario della nascita del drammaturgo napoletano, con la pubblicazione del primo volume dedicato alle commedie degli anni 1920-1942, già raccolte dallo stesso Autore con il titolo di Cantata dei giorni pari. Nel 2005 è apparso il primo dei due tomi dedicati alla Cantata dei giorni dispari, con le commedie composte tra il 1945 e il 1955.
Nell’ultimo volume dell’edizione critica del Teatro sono raccolte le altre opere della Cantata dei giorni dispari risalenti agli anni 1955-1973: Bene mio e core mio; De Pretore Vincenzo; Il figlio di Pulcinella; Dolore sotto chiave; Sabato, domenica e lunedì; Il sindaco del Rione Sanità; Tommaso d’Amalfi; L’arte della commedia; Il cilindro; Il contratto; Il monumento; Gli esami non finiscono mai.
Secondo un progetto comune ed unitario i curatori dell’edizione critica, Paola Quarenghi (storica del teatro) e Nicola De Blasi (storico della lingua), si sono occupati delle rispettive Note: di Paola Quarenghi sono le Note storico-teatrali e la descrizione dei Testimoni con indicazione delle rispettive varianti; di Nicola De Blasi sono le Note filologico-linguistiche; la cura filologica e l’assetto filologico dei testi; la trascrizione dei testi riportati in coda alle Note filologico-linguistiche.
L’edizione critica di ogni commedia è corredata in apertura dall’apparato storico-teatrale e in chiusura da quello filologico-linguistico. Le Note storico-teatrali ricostruiscono la vicenda testuale e scenica di ogni commedia, contestualizzandola nell’epoca e nella vita dell’Autore, attraverso il supporto di documenti editi e d’archivio quali: edizioni a stampa, copioni, locandine, programmi di sala, lettere, materiale emerografico, iconografico ed audiovisivo. Si conferma così quanto lo spazio letterario del teatro sia costituito non solo dall’insieme dei testi letterari drammatici, ma anche dal complesso paratestuale (critica, opere teoriche, testi memorialistici, autobiografie, etc.). Inoltre, per ogni commedia è riportata la bibliografia specifica, la teatrografia e gli eventuali adattamenti cinematografici, radiofonici e televisivi. Le Note filologico-linguistiche, dopo l’elenco dei Testimoni, si soffermano sugli aspetti linguistici di ciascun testo attraverso l’analisi delle varianti e con eventuali riferimenti alla versione televisiva. Tale apparato filologico-linguistico (presente nei tre tomi dell’edizione del Teatro) ha un grandissimo valore in quanto costituisce il primo esempio di un’ampia e complessiva indagine storico-linguistica della produzione teatrale di Eduardo. Il merito dello studio delle caratteristiche linguistiche condotto da Nicola De Blasi è ulteriormente accresciuto dal fatto che tale aspetto finora nella vastissima bibliografia eduardiana non è stato esaminato in maniera approfondita.
Il volume è, inoltre, corredato da un preziosissimo Glossario del lessico dialettale redatto da Nicola De Blasi che, insieme con il glossario dell’edizione dei testi della Cantata dei giorni pari e del primo tomo della Cantata dei giorni dispari, costituisce un ampio documento del lessico del napoletano del Novecento.
Chiudono il volume il Catalogo delle opere e la Bibliografia a cura di Paola Quarenghi. Nell’utile Catalogo delle opere sono inventariate, in ordine cronologico per data di stesura o di rappresentazione, le opere scritte per teatro, radio e televisione, nonché gli adattamenti da altri autori, traduzioni e lavori in collaborazione. La ricca ed aggiornata Bibliografia si articola in Opere e scritti di Eduardo De Filippo (Raccolte; Commedie in volume singolo; Adattamenti, traduzioni e lavori in collaborazione; Poesie, racconti e altri scritti; Interventi giornalistici, lezioni e discorsi; Interviste e conversazioni) e Bibliografia della critica (Testi monografici, repertori, saggi e parti in volume; Scelta di articoli; Raccolte di articoli e recensioni).
L’edizione critica del Teatro di Eduardo ne “I Meridiani” di Mondadori conferma non solo l’indiscutibile valore di Eduardo come scrittore di teatro, ma evidenzia come anche per il testo teatrale, nonostante la sua naturale mobilità e il suo dinamismo testo/messinscena, l’aspetto filologico sia importante. A tal proposito nella Nota all’edizione si legge: “La continua mobilità del testo teatrale, tuttavia, quando sia proiettata sulla carta stampata e registrata in successive edizioni, dà luogo a una situazione che per tipologia, dal punto di vista filologico, non si differenzia da quella di altri testi sottoposti a rielaborazione da parte degli autori che pubblicano nel tempo differenti redazioni delle loro opere (e i riferimenti potrebbero andare da Ariosto a Ungaretti). Se il problema si pone in questi termini, le modifiche apportate da Eduardo De Filippo alle commedie sono valutabili come varianti che l’autore accoglie nel testo, laddove quelle legate esclusivamente al momento della messa in scena e non trasferite nel testo scritto, per quanto importanti sotto il profilo teatrale o linguistico, sono da considerarsi varianti legate al momento della rappresentazione e non accolte dall’autore nella scrittura.” (pp. XI-XII).


Nunzia Acanfora