Ricerca | BIO Open Lab due giorni di rete e sinergia.
Ricerca BIO Open Lab due giorni di rete e sinergia.
Si è tenuto, nei giorni scorsi all’interno del Campus di Fisciano, il convegno di chiusura di BIO Open Lab, progetto che potenzia l’infrastruttura di ricerca distribuita CERIC-ERIC (Central European Research Infrastructure Consortium) realizzando un sistema integrato di attrezzature e strumentazioni di ricerca dedicate a indagini nel settore della ricerca biologica e biomedica.
Una due giorni organizzata dal team del prof. Campiglia, direttore DIFARMA, che è stata ospitata tra il dipartimento di Farmacia e l’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, ed ha visto come protagonisti i tre partner di progetto UNISA, Area Science Park eUNISAleto.
Condivisione, rete, sinergia, community parole chiave e trait d'union del convegno, durante il quale si sono alternati 24 relatori, dottorandi, assegnisti, ricercatori e professori, che hanno tenuto i propri interventi in merito all’avanzamento di progetto e i risultati ottenuti.
Momento cardine è stato la visita ai laboratori, cuore del finanziamento e dunque del progetto.
Il Centro di Calcolo diretto dal prof. Pierluigi Ritrovato, DIEM UNISA, tra i primi in Italia dedicati interamente alle applicazioni I.A. per le scienze omiche, ed il Laboratorio di Spettrometria di massa diretto dal prof. Pietro Campiglia all’interno del Campus di Baronissi, improntato su tecniche avanzate nell'ambito delle scienze omiche e della vita.
“Sono molto soddisfatto del convegno – le parole del prof. Campiglia Responsabile del progetto BIO Open Lab per l’Università degli Studi di Salerno - ancora una volta abbiamo rafforzato la rete di collaborazione. Sono nati confronti importati con gli altri partner, con ampie possibilità di sinergia fra differenti expertise nell’ambito delle life sciences, dalla chimica farmaceutica, alla biologia strutturale fino alla fisica ed alle scienze dei bio-materiali ci confermano come l’infrastruttura di ricerca stia ottenendo grandi risultati che potranno essere traslati dalla ricerca di base a quella applicata con ricadute di importanza strategica per il paese”
prof. Pierluigi Ritrovato, Responsabile OR5 – DIEM UNISA: “Grazie al progetto BOL abbiamo potenziato una infrastruttura unica nel suo genere per lo studio delle patologie attraverso dati multi-omici . I risultati del convegno dimostrano il grande valore aggiunto fornito dalla complementarietà delle facilities realizzate. Il centro di calcolo ad alte prestazioni fungerà da catalizzatore mettendo a disposizione dei ricercatori modelli, applicazioni e servizi ad elevato valore aggiunto specificatamente dedicati all’applicazione dell’intelligenza artificiale per l’analisi di dati multi-omici oggi alla frontiera della ricerca scientifica in questo settore. Il nuovo progetto PNRR (PRP@CERIC) vedrà l’applicazione di tali innovazioni nel settore dell’Intelligenza Artificiale ed essere pronti ad affrontare le nuove sfide legate allo studio di nuovi potenziali patogeni.”
“Siamo grati di aver partecipato ad un progetto stimolante come il BioOpenLab. – commenta Danilo Licastro Responsabile LAGE - Nonostante la pandemia il progetto ha completato con successo tutti gli obiettivi prefissati. La dimostrazione che con Idee Persone e Strumenti i risultati sono conseguibili anche con collaborazioni multi regionali.”
“Il progetto BOL ha consentito di realizzare a Lecce una infrastruttura unica in Italia in grado di analizzare materiali con una altissima risoluzione spaziale grazie al microscopio olografico della ditta giapponese Jeol. Ancora più importante è la possibilità di consentire a ricercatori di tutto il mondo di effettuare esperimenti con tale facility. La formazione di numerosi assegnisti di ricerca e borsisti è ancora in corso si concluderà a luglio del 2025. Consentirà di formare figure professionali in grado di preparare campioni organici per applicazioni biomediche, utilizzare la facility Jeol e sviluppare nuovi protocolli per lo studio non distruttivo di materiali a basso danno di radiazione - dice il prof Lucio Calcagnile, co_responsabile della infrastruttura e responsabile del progetto BOL Capitale umano - Il congresso ha consentito di fare il punto sulle attività in corso, sul nuovo progetto prp@ceric e una forte interazione tra i formandi di UNISA, UNISAlento e area di Trieste. Ottima l'organizzazione.”
Rosaria Rinaldi, Professore ordinario di Fisica della Materia co_responsabile OR3: “È stato entusiasmante condividere con i colleghi e le colleghe il risultato di questo progetto infrastrutturale, che ci ha permesso di costruire l'infrastruttura diffusa BOL. Le competenze complementari e la grande professionalità di tutti i ricercatori coinvolti sono un florido terreno su cui costruire le progettualità e collaborazioni future, ad iniziare dal neonato progetto prp@ceric, finanziato sui fondi PNRR.”
Il progetto è approvato all’interno del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione Europea tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Pubblicato il 1 Giugno 2023