1997
Teatro, a cura di Gennaro Carillo, Napoli, Cronopio, 1997.
Il volume raccoglie le testimonianze sull'esperienza di teatro di alcuni autori contemporanei. A proposito della singolare natura del volume, scrive Gennaro Carillo nell'introduzione (Onore alla scimmia): "Teatro finisce per aver forma (pretesa?) di libro teorico nel quale il compito della teoria viene affidato in prevalenza ad attori: la teoria nelle mani di chi il teatro lo fa, lo esperisce, lo vive, ne vive, talvolta ne muore". Negli scritti di Alain Badiou, Romeo Castellucci, Leo de Berardinis, Sandro Lombardi, Mario Martone, Antonio Neiwiller, Enzo Moscato, Francis Pardeilhan il teatro appare come un luogo di pensiero, e dunque di lotta corporea e linguistica. Pertanto, questo libro è essenzialmente una riflessione sull'attore, sulla sua potenza carnale, che nessuna figura può contenere, e su quell'invenzione liberatrice che può essere il suo linguaggio.
In appendice si leggono le note bio-bibliografiche sugli autori.
RUGGERO CAPPUCCIO, Shakespea re di Napoli, con una nota introduttiva di Ruggero Cappuccio, postfazione di Rodolfo di Giammarco, Roma, Gremese, 1997.
Shakespea re di Napoli è un libro di suoni, di misteri dei sensi, di confortevoli imposture, di travagli, di miraggi, di brividi e di abissi di emozione. Questo testo, scritto e diretto da Ruggiero Cappuccio, è uno spartito di parole tra i più commoventi e fascinatori della scrittura teatrale contemporanea italiana.
Questo atto unico, presentato al Festival Santarcangelo dei Teatri nel 1994, ha segnato un nuovo possibile corso nella drammaturgia del racconto, della lingua sensitiva, della cultura delle radici.
DARIO FO, Manuale minimo dell'attore, a cura di Franca Rame, Torino, Einaudi, 1997.
Questa nuova edizione del Manuale minimo dell'attore, che appare a dieci anni dalla prima pubblicazione del 1987 e contemporaneamente al conferimento del Premio Nobel per la letteratura a Dario Fo, riprende nello spirito e nella formulazione originaria il precedente volume, arricchito però di tutti quei materiali (traduzioni, informazioni, aggiornamenti e un nuovo indice) che hanno accompagnato e oggi testimoniano il lavoro svolto nel corso degli anni.
Tra divagazioni autobiografiche ed esempi concreti, com'è nel suo stile, Dario Fo risponde a numerose domande ed esigenze di chi aspira a calcare le scene, ma anche di chi, come spettatore, è curioso di sapere che cosa gli sta succedendo intorno.