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La critica - Schede bibliografiche

1999

 

ENZO MOSCATO, Trianòn, presentazione di Pasquale Scialò, postfazione di Giulio Baffi, Napoli, Alfredo Guida editore, 1999.
Il testo, pubblicato nella presente edizione Guida, scaturisce dal testo madre Luparella-Rondò, scritto nel 1982 e messo in scena nel 1983, da cui Moscato, in seguito, ha tratto prima Luparella, poi, Trianòn, entrambi diretti dallo stesso autore e messi in scena dalla Cooperativa Teatrale "Gli Ipocriti".
Il Trianòn, come ricorda lo storico della musica Pasquale Scialò nella Presentazione, fu uno dei tanti teatri più frequentati a Napoli all'inizio del Novecento, inaugurato nel popolare quartiere di Forcella, da Eduardo Scarpetta nel 1911. Questo teatro ospitò ogni genere teatrale e musicale "leggero": spettacoli di prosa, di varietà, di circo, oltre alla rinomata compagnia di sceneggiata Cafiero-Fumo. Ma il testo di Moscato non è dedicato a questo spazio teatrale. Il riferimento al Trianòn è solo allusivo, è il pretesto per evocare il carattere dei numeri teatrali, "residui alluvionali di un passato ormai lontano e definitivamente consunto che si sovrappone alla realtà dei luoghi e dei personaggi".


MANLIO SANTANELLI, Uscita d'emergenza, presentazione di Nello Mascia, postfazione di Giulio Baffi, Napoli, Alfredo Guida editore, 1999.
Questa è la commedia di Santanelli più celebre e significativa, perché racchiude in sé tutti i temi cari all'autore (la solitudine, l'incomunicabilità tra gli individui e la precarietà dell'esistenza umana) raccontati attraverso la storia dei due protagonisti Cirillo e Pacebbene, che per motivi differenti si sono ritrovati soli, senza casa, ed hanno deciso di andare a vivere in un quartiere di Napoli completamente disabitato perché colpito dal terremoto.
Nella Presentazione Nello Mascia osserva come la potenza di questa commedia debba essere ricercata nella capacità dell'autore di riuscire a fondere gli elementi strutturali della drammaturgia dell'Assurdo con la grande tradizione del Teatro napoletano. Nella Postfazione Giulio Baffi sottolinea il senso profetico dell'opera che ha preannunciato il terremoto che di lì a poco scosse la Campania (1980) ed il tema della pedofilia oggi tristemente attuale.
Uscita d'emergenza ha ricevuto il Premio IDI, nel 1979.


ORPHANI di Marisa Albanese, Napoli, Cronopio, 1999 con CD-audio di Maria Pia De Vito.
In questo volumetto sono stati raccolti alcuni scritti molto significativi sull'opera di Marisa Albanese intitolata gli Orphani. Una mano modificata da un guanto di lattice, una forma che a seconda delle inclinazioni, delle distensioni e delle contrazioni diventa un'altra cosa: queste forme sono quelle che Marisa Albanese chiama Orphani e chiede a chi scrive in questo volume (Viviana Gravano, Alberto Abruzzese, Antonella Anedda, Maria Pia De Vito, Giuseppe Russo ed altri) di adottarli. Esattamente come accadeva agli orfani li espone nel cesto di una foto, nella ruota dell'occhio. Le mani di Marisa Albanese, le sue mani fotografate si mutano in un altro elemento: neutro asessuato o ipersessuale, che muta di significato in relazione alla direzione di lettura.
Il CD, allegato al volume, intitolato A nulla contiene una suite vocale (12') della straordinaria cantautrice napoletana Maria Pia De Vito, in quattro movimenti, per voce naturale, fiato, percussioni vocali, tempo e memoria. Un vero gioiello della musica jazz contemporanea!


ENRICO FIORE, Mar del Teatro. Uno sguardo mediterraneo su vent'anni di spettacoli. Interventi di: Mario Martone, Enzo Moscato, Maurizio Scaparro, Napoli, Tullio Pironti Editore, 1999.
Nel volume sono state raccolte alcune delle recensioni più significative che, il critico drammatico Enrico Fiore, ha scritto nell'arco di un trentennio.
Le quattro sezioni in cui è suddiviso il libro sono dedicate agli autori cardine della storia del teatro, dai tragici greci a Beckett, da Carmelo Bene a Dario Fo, fino ai principali rappresentanti della drammaturgia napoletana contemporanea: Annibale Ruccello, Manlio Santanelli ed Enzo Moscato.