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Osservatorio sui Processi Formativi e Analisi Territoriale

S.M.A.R.T. Giovani - Scuole e Modelli per l'Attivazione di Rete Territoriali per i Giovani

S.M.A.R.T. Giovani - Scuole e Modelli per l'Attivazione di Rete Territoriali per i Giovani

Al fine di mettere in campo un programma di prevenzione, recupero ed intervento di contrasto alla dispersione scolastica, si rende necessario il supporto dell'intera filiera dell'educazione e la collaborazione di tutte le istituzioni e gli attori coinvolti nel sistema formativo integrato: Pubblica Amministrazione, Enti locali, scuola, studenti, genitori, insegnanti e operatori del territorio. Come evidenziato dai più recenti studi di settore (G. Benvenuto, G. Rescalli, A. Visalberghi, 2000; G. Benvenuto, P. Sposetti, 2005; P. Lucisano, 2007), è fondamentale adottare un approccio sistemico rispetto alla complessità del fenomeno, in un'ottica di raccordo inter-istituzionale, di connessione e integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, nella prospettiva di piani strutturali.
Per garantire equità, efficacia ed efficienza delle strategie di intervento, inoltre, occorre assicurare una serie di fattori legati alla natura formativa dell'intervento: ricaduta sulla didattica, spinta motivazionale degli allievi verso lo studio e l'apprendimento, capacità di rafforzare nei soggetti la formazione delle abilità di base e di competenze disciplinari, favorire una migliore relazione sia con i ragazzi che con le famiglie, favorire un maggiore coinvolgimento dei docenti, orientare e far acquisire agli studenti competenze spendibili nel mondo del lavoro.
La motivazione o ri-motivazione verso la scuola, talvolta, pur essendo una condizione necessaria, non risulta sufficiente. Nei casi di abbandono del sistema di istruzione e formazione, soggetti giovanissimi sono esposti al rischio di marginalizzazione sociale e di esclusione rispetto a politiche e servizi di welfare. In queste parabole discendenti, si rileva in pieno la centralità dell'educazione e della scuola come motore attrattivo e catallizzatore di interessi e di sviluppo delle potenzialità dei ragazzi. La formazione rappresenta un processo di azioni integrate e a vasto raggio, a cui concorrono più attori, oltre l'istituzione scolastica, in un'ottica di rete inter-istituzionale e territoriale (Dewey, 1976).

 Osservatorio sui Processi Formativi e l'Analisi Territoriale - Università degli Studi di Salerno
L'Osservatorio sui Processi Formativi e l'Analisi Territoriale è stato istituito nel 2011 presso il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di Salerno (attuale DISUFF, Dipartimento di Scienze Umane Filosofiche e della Formazione); dal 2014 è diventato organismo di interesse dell'Ateneo di Salerno.
In una prospettiva di creazione e rafforzamento delle interconnessioni tra i nodi di una rete istituzionale e territoriale, pubblica e privata, centrata sulla persona ed i suoi percorsi, per la valorizzazione della sua identità formativo-professionale, nasce l'idea di costruire e rendere attiva una piattaforma formativo-istituzionale-territoriale che dialoghi ed interagisca con il mondo del lavoro, a partire dall'affermazione di figure professionali titolari di precipue competenze pedagogiche ed attraverso lo studio e la predisposizione di piani formativi rivolti all'apprendistato, rispondenti ai fabbisogni professionali degli attori imprenditoriali e finalizzati alla promozione dello sviluppo socio-economico dei territori.
Attraverso il progetto pilota "Giustino Fortunato", l'Osservatorio ha dato avvio a percorsi di tirocini per la formazione di una nuova figura professionale l'"esperto del territorio e dei processi formativi" attraverso la progettazione del Piano dell'Offerta Formativa (POF) delle scuole presenti sul territorio congiuntamente ai comuni. Si tratta di un primo tentativo di interazione tra il mondo della formazione e le istituzioni del territorio rappresentati rispettivamente dal Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione (DISUFF) dell'Università degli Studi di Salerno, dall'ANCI Campania e dall'ex Settore (ora UOD) Politiche Giovanili della Regione Campania. Attraverso la seconda edizione del progetto Giustino Fortunato, il progetto "Verso il Piano dell'Offerta Formativa 4.0." si propone di strutturare un percorso di attività di progettazione, direzione e valutazione di programmi educativi concertati con le istituzioni scolastiche, gli enti locali e le imprese attive sul territorio, teso ad ottimizzare le possibilità di offerta formativa a partire dall'analisi di scenario della domanda di formazione, in riferimento alle potenzialità occupazionali e culturali del territorio e mediante il coinvolgimento di tirocinanti selezionati per lo svolgimento della funzione di Esperto del territorio e dei processi formativi.
In riferimento al progetto S.M.A.R.T. Giovani, l'Osservatorio si pone quale Centro Interistituzionale per l'Orientamento Permanente, mirando ad operare come multi-agency per l'ottimizzazione e il miglioramento dell'offerta integrata dei servizi a livello territoriale.
Nell'ambito delle attività progettuali in oggetto, il ruolo dell'Osservatorio è trasversale alle varie fasi di articolazione e attuazione della proposta. In particolare, l'Osservatorio svolgerà funzioni di ricerca, analisi, pianificazione, monitoraggio e valutazione, in riferimento ai seguenti temi:
 processi formativi (ricognizione fabbisogni formativi sul territorio e professionali delle aziende dei contesti di riferimento; progettazione didattica delle attività di alternanza; valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze, ecc.);
 territorio (problematiche socio-economiche, livello di degrado socio-culturale; tasso di inoccupabilità e di disoccupazione, nonché tutte quelle dinamiche occupazionali instabili o più in generale negative; tasso di dispersione scolastica, declinato attraverso molteplici indicatori, corrispondenti alle varie dimensioni che caratterizzano il fenomeno; distribuzione dei plessi scolastici nel territorio; presenza di servizi ed enti che a livello territoriale si occupano di orientamento e dispersione scolastica; definizione della rete locale, raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro, ecc.);
 contesto scolastico (fenomeni di insuccesso scolastico, attività di orientamento, monitoraggio dei percorsi di alternanza, impresa formativa simulata, ecc.).
Il contributo dell'Osservatorio è teso alla creazione di un servizio di raccordo per la gestione e il miglioramento delle politiche e delle attività di potenziamento dell'orientamento e di prevenzione della dispersione scolastica; per la registrazione di dati, interventi, attività, programmazioni territoriali e l'indirizzo di politiche attive; per la mappatura del fenomeno, degli interventi messi in campo e per la programmazione di azioni organiche e sistematiche.
L'organismo si occuperà, dunque, di mappare il fenomeno della dispersione scolastica; mappare gli enti e i servizi presenti sul territorio a favore della promozione dell'orientamento, della prevenzione e del contrasto alla dispersione scolastica; promuovere e facilitare la rete territoriale; raccogliere dati quali-quantitativi sulle esigenze territoriali; individuare e attivare servizi e politiche di raccordo; promuovere il protagonismo dei giovani e la centralità della loro autopercezione e autodeterminazione; sostenere e promuovere le attività interistituzionali; formulare e promuovere piani di intervento differenziati; favorire il successo formativo degli studenti ai vari livelli formativi; monitorare e valutare i progetti e le attività presenti sui territori; elaborare un piano annuale condiviso e concertato tra le parti.
L'Osservatorio strutturerà, dunque, un'area operativa volta a:
- sostenere e implementare gli interventi differenziati nelle realtà ad alto rischio di dispersione scolastica;
- sostenere collaborazioni concrete attraverso la definizione di obiettivi, aree di intervento, fasi e luoghi di realizzazione, risorse umane e materiali da impiegare, definizione di risultati attesi;
- monitorare la complessità delle questioni sottese alla dispersione scolastica;
- individuare strategie di intervento per lo sviluppo dell'orientamento;
- documentare percorsi progettuali di successo;
- valutare l'efficacia delle azioni realizzate (costruzione di set di indicatori di qualità, che certifichi l'analisi e le potenzialità dell'intervento);
- intervenire in riferimento a casi particolarmente difficili.
A livello istituzionale, l'Osservatorio assolverà una funzione di integrazione e sollecitazione delle politiche attive nel settore, promuovendo la raccolta dei dati, l'analisi del fenomeno della dispersione e dei percorsi di orientamento e soprattutto la definizione di linee di intervento aderenti alle realtà di riferimento.
L'Osservatorio si rivolgerà a dirigenti scolastici, docenti, esperti della formazione/educazione, rappresentanti istituzionali, rappresentanti dei servizi, esperti delle organizzazioni sociali, operatori specializzati. Il suo staff di docenti e ricercatori si avvarrà della collaborazione di borsisti e potrà costituire sede di accoglienza di studenti in tirocinio.