fondo stabile
Sono circa 650 i volumi che costituiscono il Fondo Stabile della Biblioteca di Ateneo.
Acquisito nella seconda metà degli anni Ottanta, rappresenta una piccola porzione della biblioteca privata di Giampiero Stabile: altri libri sono infatti in possesso del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Salerno.
Il fondo copre un arco di tempo che va dal 1925 al 1984. Tuttavia la consistenza maggiore ricopre gli anni Settanta, periodo intorno a cui si è formata la personalità scientifica di Giampiero Stabile.
Giampiero Stabile (Sapri 1951 - Salerno 1984), laureatosi a Napoli con una tesi sulla filosofia europea dei valori, era ricercatore di Storia della Filosofia all'Università di Salerno. Già in giovanissima età aveva pubblicato saggi su Eugène Dupréel, sulla scuola di Budapest, su Montaigne e sulla Heller apparsi su "Prassi e teoria", "Aut aut", "Studi di filosofia politica e diritto", "il Centauro", "Ombre rosse", riviste tra le più prestigiose nel panorama della pubblicistica filosofica italiana.
Ulteriori contributi si rinvengono in volumi collettanei (Privato, società civile e potere, Napoli, Liguori 1980) e naturalmente nella partecipazione e cura di seminari e convegni tra cui Stato moderno e morale privata, seminario di studi marzo-maggio 1983 (a cura di A. Sabetti, I. Cappiello, V. Dini, G. Stabile).
L'ultimo saggio, Tra 'emozioni' ed 'esperienza': frammenti [di un saggio possibile] sui 'movimenti' degli 'Essais', è apparso su "Aut aut" (1985).
Di tutto rilievo anche la produzione monografica: Valore morale e società in E. Dupréel, Salerno, Centro Stampa 1976; Soggetti e bisogni. Saggi su Ágnes Heller e la teoria dei bisogni, Firenze, La Nuova Italia 1979; Saggezza e prudenza: Studi per la ricostruzione di un'antropologia in prima età moderna, Napoli, Liguori 1983 (in collaborazione con Vittorio Dini); Pierre Charron, Piccolo trattato della saggezza, a cura di Giampiero Stabile, Napoli, Bibliopolis 1985. Sono studi che lasciano intravedere una figura scientifica promettente e anche assai ben definita nei suoi campi d'interesse.
Collaborava inoltre, con Pierangelo Schiera, alla direzione della collana di testi e studi "Relox" della casa editrice Bibliopolis di Napoli.
Nel 1985 l'Università di Salerno ha dedicato un convegno di studi alla sua memoria: La saggezza moderna. Temi e problemi dell'opera di Pierre Charron. Atti del convegno di studi in memoria di Giampiero Stabile, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane 1987.
Non sarebbe esauriente il profilo bio-bibliografico se non ricordassimo le sue doti umane, la sua passione per il canto e la sua voce che chi ha avuto modo di ascoltare ricorda ancora con emozione.
I libri del fondo sottolineano l'interesse verso la critica marxista e la scuola di Budapest (moltissimi i volumi degli Editori Riuniti). Degni di attenzione alcuni esemplari caratteristici degli anni Settanta, come ad esempio quelli della collana "I gabbiani" del Saggiatore o ancora la collana quasi completa degli "Opuscoli marxisti" (poi "Opuscoli") della Feltrinelli, i volumi della collana "Biblioteca di nuova cultura" della Mazzotta, e quelli della "Scienza nuova" della Dedalo: collane radicalmente trasformate nei successivi anni o sostituite da altre; talora nate solamente per offrire testi economici che rispondessero ai bisogni di una maggiore diffusione culturale. Sono presenti anche dei volumetti allegati a periodici di partito (PCI e PSI) e le pubblicazioni dell'Istituto di Filosofia dell'Università di Salerno.
Numerose le postille e le chiose apportate da Giampiero Stabile ai volumi appartenenti all'ambito di suo interesse: quasi sempre a penna, a testimonianza di un intimo e confidenziale rapporto col libro e, cosa curiosa, capita di imbattersi qua e là in qualche scarabocchio della figlia o in qualche indice rifatto a mano, là dove era andato smarrito. Molti i fogli volanti con appunti di studio: appunti "[...] in un ordine niente affatto consueto" (Premessa di Vittorio Dini a Pierre Charron, Piccolo trattato della saggezza, cit.) e che costituiscono l'Archivio manoscritto del Fondo Stabile.
Maria Luisa Placanica