Il Corso di laurea magistrale in Ingegneria per l'ambiente e il territorio fornisce:
- capacità di utilizzare gli strumenti delle scienze di base per interpretare e descrivere i problemi complessi dell'ingegneria che richiedono spesso un approccio risolutivo di carattere interdisciplinare;
- adeguata conoscenza degli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria, in generale, e dell’ingegneria per l’ambiente e il territorio in modo particolarmente approfondito, così da identificare, formulare e risolvere anche in modo innovativo problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare.
Il laureato magistrale sarà capace di ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi, processi e servizi complessi e/o innovativi e di progettare e gestire esperimenti di elevata complessità. Sarà dotato di conoscenze di contesto e di capacità trasversali adeguatamente potenziate rispetto a quelle acquisite nel Corso di laurea di provenienza.
Requisiti per l'accesso
In accordo con il regolamento didattico della Facoltà di Ingegneria, si distinguono due tipologie di requisiti di accesso:
i) requisiti curriculari: si verifica se nella carriera di primo livello o comunque prima della domanda di immatricolazione, sono stati
acquisiti almeno 45 CFU di base e 80 CFU caratterizzanti negli ambiti dell’Ingegneria civile. Per i laureati in Ingegneria all’estero e i laureati non in Ingegneria la verifica dei requisiti curriculari può essere effettuata considerando opportune equivalenze tra gli insegnamenti seguiti con profitto e quelli dei SSDD di Ingegneria;
ii) requisiti di adeguata preparazione personale: sono previsti requisiti di accesso basati sulla valutazione dei tempi di conseguimento e della votazione con cui si è conseguito il titolo di primo livello. Sono esonerati coloro che si siano laureati entro 4 anni solari.
Sbocchi professionali
Gli ambiti professionali tipici per i laureati magistrali in Ingegneria per l’ambiente ed il territorio sono quelli della pianificazione e progettazione di infrastrutture, anche innovative, del territorio, della ricerca di base e applicata, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi. I laureati magistrali in Ingegneria per l’ambiente e il territorio possono trovare occupazione presso imprese ,enti pubblici e privati e studi professionali per la progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di opere e sistemi di controllo e monitoraggio dell’ambiente e del territorio, di difesa del suolo, di gestione dei rifiuti, delle materie prime e delle risorse ambientali, geologiche ed energetiche e per la valutazione degli impatti e della compatibilità ambientale di piani e opere.
Prosecuzione degli studi
Il laureato magistrale può proseguire gli studi in corsi di Dottorato di ricerca nell’area dell’Ingegneria civile ed ambientale.
Informazioni e tutorato
Presso le seguenti strutture è possibile consultare il Regolamento didattico del corso
- Facoltà di Ingegneria, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano (SA), tel 089 964029, fax 089 964343, email: presing@unisa.it
- Area didattica di Ingegneria civile ed ambientale, Via Ponte Don Melillo, 84084 Fisciano (SA), tel 089 964052, fax 089 964343, e-mail: adica@unisa.it
Esiste un servizio di tutorato del Corso di Studi: al momento dell’immatricolazione, ad ogni studente viene assegnato come tutor personale un docente ufficiale del Corso di Studi; è attivo un servizio di Ateneo rivolto a favorire l'inserimento occupazionale dei laureati.
Sono presenti strutture dedicate a stage e tirocini.
Organizzazione della didattica
Coerentemente alla collocazione professionale del laureato magistrale, orientata allo specifico settore Civile ed Ambientale dell'albo professionale, gli studenti avranno la possibilità di organizzare i propri percorsi formativi in maniera da conseguire specifiche competenze in ambiti riguardanti la difesa del suolo ed il risanamento ambientale.
I corsi di insegnamento sono organizzati in due semestri di 12 settimane, da settembre a dicembre e da marzo a giugno. La didattica è generalmente organizzata in moduli da 60 ore, di cui una parte rilevante è riservata ad attività esercitative e a pratiche di laboratorio. Alcune attività didattiche hanno carattere interdisciplinare per abituare l’allievo a generalizzare metodi e tecniche specifichi dei vari corsi, a impiegare software complessi, ad analizzare ed interpretare i dati, a progettare opere e condurre cantieri.
Grande importanza viene data alla prova finale, che consiste nella preparazione e discussione di una tesi di carattere teorico e sperimentale, sviluppato nell'ambito delle discipline del Corso. Allo scopo sono previsti tirocini in Italia e all’estero: alla prova finale ed al relativo tirocinio vengono attribuiti complessivamente 18 CFU.
Informazioni ulteriori
Il Corso persegue obiettivi di qualità attraverso una procedura di autovalutazione e di valutazione esterna (Modello EURACE). A tal scopo:
• individua le esigenze formative delle parti interessate attraverso consultazioni dirette ed indagini disponibili;
• controlla lo svolgimento delle attività formative al fine di rilevarne l’efficacia;
• raccoglie, documenta e analizza i propri risultati, per quanto riguarda la carriera accademica degli studenti (efficacia interna), le opinioni degli studenti frequentanti su insegnamenti e altre attività formative, gli sbocchi professionali degli studenti che hanno conseguito il titolo di studio (efficacia esterna).